Ti racconto il mio setup bikepacking da trail

Il mio setup bikepacking | Vista d'insieme

Scritto da fra.cycloergosum

Cantastorie, storyteller, bikepacker e viaggiatore incallito. Folle ideatore del motto "Cyclo Ergo Sum" (pedalo quindi sono), frullatore impazzito in salita, sussurra spesso ai Mucchinyyy incitandoli a gettare al cielo Sulemanyyy.

4 Luglio 2023

Il setup bikepacking “definitivo”

Anni fa avevo realizzato un video per tentare di giustificare il mio setup bikepacking “definitivo”, schernito dagli amici fagiani che prendevano in giro questa mia testardaggine, questa mia imposizione di qualcosa che sarebbe dovuto essere un Trilogy, per sempre.

I giovani crescono, e così le idee, e così ho capito che non esiste un setup bikepacking definitivo, ma ne esistono tanti quanti viaggi e viaggiatori, che non è possibile cercare di dare delle linee guida assolute, ma solo dei consigli di viaggio, di “uso” di questa magica stregoneria che è il bikepacking.

Premessa sul setup bikepacking

Ed eccomi qui, a provare a spiegare le mie scelte e a raccontarti il mio setup bikepacking non definitivo, ma che sicuramente ho consolidato e apprezzato durante gli ultimi trail, specialmente l’Emilia-Romagna Bike Trail e il recentemente conclusosi MAGS Abruzzo Trail 2023. Tieni ben presente che questi sono meri consigli e non intendono minimamente essere istruzioni d’uso. Ognuno si fa il bikepacking che vuole, non c’è giusto o sbagliato.

Riassumendo

Se sei una di quelle persone che non ha la pazienza di spulciare l’articolo e trovare i dettagli, ecco il riassunto di cosa compone il mio setup bikepacking per i trail:

  • Una borsa sottosella GIVI-Bike Hump
  • Una borsa telaio GIVI-Bike Hill
  • Una borsa manubrio GIVI-Bike Climb
  • Una borsa toptube Rockbros
  • Due borse portaoggetti cockpit
  • Il sistema VAP Cycling Butterfly
  • Due borse forcella Itiwit
  • Salsa Anything Cage alla forcella

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Per scoprire cosa porto all’interno delle singole borse che compongono il mio setup bikepacking, continua a leggere o guarda il video in fondo a questa pagina.

Zona Sottosella

Per la zona sottosella confermo la scelta della Borsa Hump di GIVI-Bike, della Linea Adventure e dalla capienza massima di 17 litri. Si aggancia con cinghie velcro al canotto della sella e con due cinghie a clip al carrello della stessa, si chiude a roll, è composta da una parte inferiore rigida per non piegarsi malamente (come si vede ahimé anche tra molti rinomati “bikepackers”), possiede un robusto elastico superiore per legarci abbigliamento o – nel mio caso – ciabatte, e infine la genialata dello sfiato con Air Valve Technology per espellere tutta l’aria in eccesso.

Per gli ultimi trail, in cui ho trasportato anche il kit tenda, materassino e sacco a pelo, ho scelto questa borsa per trasportare la paleria della tenda e rendere così ancora più rigida la struttura inferiore ed evitando spiacevoli spanciamenti.

All’interno di questa borsa davvero molto capiente di solito trasporto il cambio da bici (ipotizzando di indossare il primo set addosso) con maglietta e fondello, pantalone lungo e corto, mutande e calze, asciugamano, magliette di cotone, maglietta tecnica, abiti da pioggia e copriscarpe, gilet, antivento, felpa. Il tutto ovviamente disposto nei pratici sacchettini che, nonostante la borsa sia già waterproof, mi permettono di separare al meglio l’abbigliamento per tipologia e scopo, così da andare a colpo sicuro sempre ed evitare perdite eccessive di tempo.

La borsa porta poi sopra di sé le ciabatte che vanno sigillate bene con l’elastico e magari anche una fascia velcro per non spararle come è successo negli ultimi viaggi e trail.

Questa è l’unica borsa del mio setup bikepacking GIVI-Bike che smonto dalla bici quando arrivo a destinazione, per praticità, anche se potrei pensare di tenerla montata ed estrarre soltanto il necessario per la sera.

Zona Telaio

Passiamo alla zona telaio, dove ho agganciato la seconda borsa GIVI-Bike, la minimalista Hill, con le sue tre cinghie velcro al tubo superiore e con le altre due agli altri due tubi. Si tratta di una borsa bikepacking della Linea Adventure, dalla capienza di 3,5 litri – quindi contenuta – e di una half-frame che a mio avviso non sfrutta al 100% lo spazio del triangolo del telaio come nel caso di una full-frame, però fa il suo. Waterproof, copri-zip, doppia tasca, stabile e robusta.

All’interno della tasca più ampia porto il kit riparazione, la pompetta, una camera d’aria, un power bank, i picchetti della tenda e alcune barrette SoFood, di cui ti racconterò prossimamente.

La borsa si presta all’uso rapido, quindi di solito si mettono cose che si prendono o si mettono al suo interno rapidamente, anche mentre si pedala, anche se io sono un po’ fesso e la uso invece per cose che tocco raramente se non quando giungo a destinazione.

La presenza della borsa fa sì che io debba rinunciare a portare le borracce negli alloggiamenti di solito destinati alle stesse, che verranno distribuite come vedrai nella zona cockpit e sotto al tubo obliquo, come vedi dalle immagini.

Zona Manubrio

Per quanto riguarda la zona manubrio, arrivo a presentarti la mia borsa preferita della Linea Adventure di GIVI-Bike, la borsa Climb con capacità dai 9 ai 14 litri, all’interno della quale porto il sacco a pelo Naturehike da 5° e la giacca anti-pioggia Inbike di cui ti ho parlato in questa recensione, comprimibili e che entrano abbastanza comodamente nella borsa.

Questa, anch’essa dotata di Air Valve Technology per espellere tutta l’aria, viene agganciata con due velcro al manubrio e una cinghia alla serie sterzo. Può essere sfruttata a pieno regime con manubri flat, ma non scherza nemmeno con altri manubri come il mio che è il Woodchipper di Salsa.

Con la chiusura a doppio roll, posso accedere sia da un lato che dall’altro al suo contenuto ed evitare di smontarla dalla bici una volta a destinazione.
Completano le caratteristiche di questa borsa del mio setup bikepacking le sue due cinghie anteriori, che permettono di aggiungere del materiale all’esterno della borsa, ma comunque di sigillarlo saldamente. In questi ultimi trail ho trasportato il materassino Naturehike esternamente, in quest’area, inserendolo in una sacchetta stagna per evitare di bagnarlo. Davvero molto comoda, direi la mia preferita del setup bikepacking. Si conclude così la rassegna del kit di base del bikepacking, a cui personalmente preferisco aggiungere qualche accessorio per avere maggior capacità di carico (ma ahimé anche maggior peso da trasportare!) durante i trail.

Zona Cockpit

La plancia di comando, o cockpit, della bicicletta può essere vestito con vari accessori. In particolare, io ho scelto di addobbare la bici con alcuni elementi, come la borsa toptube Rockbros, dalla capienza limitata ma dall’elevata praticità, in attesa di provare e usare la nuova toptube Picker di casa GIVI-Bike. Al suo interno inserisco i cavi di ricarica (USB-c, USB-a, iPhone) e poco altro, come il multitool e il portafogli.

Passiamo alle due borse portaoggetti agganciate al manubrio, la sinistra (sia santificata) per il cibo, e la destra per i powerbank indispensabili per poter scattare foto, registrare video e caricare il GPS e non perdere mai la traccia. Si tratta di due ottimi prodotti rispettivamente di Acepac e Alpkit, comode da agganciare, veloci da aprire e molto versatili.

L’area cockpit non termina qui: al manubrio ho agganciato il sistema Butterfly di VAP Cycling, che da anni accompagna i miei viaggi e che uso per agganciare un portaborraccia e relativa borraccia, il GPS Wahoo di cui ti parlerò a breve, la luce Olight RN 1500 e il campanello.

Zona Forcella

A concludere questa panoramica del mio setup bikepacking arriva la zona della forcella (in carbonio) della mia amata Salsa Fargo. Ai tre fori filettati ho ancorato le solidissime Anything Cage sempre di Salsa, con le loro mitiche cinghie, e come borse ho scelto le robuste (e ahimé pesantissime) Itiwit di Decathlon da 5 litri, waterproof al 100% perché pensate per il kayak. Al loro interno sistemo i due teli della tenda nella prima e alcuni elementi nella seconda (beauty-case con gli intramontabili prodotti per il benessere di Benexè Sport di cui presto ti racconterò, camera d’aria, straccetto, 100 grammi Simond, spazzola e resta spazio per eventuale cibo d’emergenza). In questo modo le due borse risultano ben ancorate alla forcella e non troppo pensanti, trasportando più volume che peso.

Conclusioni sul mio setup bikepacking

Tengo a precisare nuovamente che il mio sistema non vuole essere una linea guida o un’imposizione, bensì una delle centinaia o migliaia di soluzioni per il trasporto dell’attrezzatura in bici. Come già detto, ognuno fa le proprie scelte e si crea il proprio setup bikepacking, diverso per ogni attività, uscita, trail, viaggio, e per ciascuno di noi.
Fammi sapere sui social o qui nei commenti come affronti tu i trail, se adotti qualche soluzione simile o se hai dei consigli da darmi per modificare il mio assetto.
Puoi anche vedere il video completo del mio assetto qui sotto.

Restiamo in contatto!

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