Le 10 più belle strade gravel a Fuerteventura in bici: la raccolta di komoot
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- Editore: Morellini
- Autore: Mauro Morellini
- Collana: LowCost
- Morellini, Mauro (Author)
Vuoi vivere un’esperienza di gruppo a Fuerteventura in bici?
Allora Fuerteventura Wild Ride fa per te: un viaggio di 10 giorni e 9 notti, volo escluso, due guide, tanti momenti indimenticabili e una full immersion nel bikepacking, nel viaggio in bici e sulla splendida isola di Fuerteventura, in bici!
Ebbene sì, dopo averlo fatto con Lanzarote (che ha un po’ meno strade perché è un’isola più piccolina), eccoci all’appuntamento che in molti aspettavano: le migliori strade gravel a Fuerteventura, che ho avuto il piacere di esplorare insieme a Elia e con cui organizziamo il viaggio Fuerteventura Wild Ride, un’immersione nella storia, nella cultura e soprattutto tra le affascinanti e a tratti impegnative piste sterrate dell’isola più antica delle Canarie.
Prima chiediamoci: perché Fuerteventura in bici?
Fuerteventura è un piccolo paradiso ciclabile tutto l’anno: clima stabile, sole praticamente garantito e temperature sempre miti, tra i 20 e i 27 gradi. Ma oltre al meteo perfetto, c’è di più. In bici – che sia una gravel, una MTB o una adventure bike come Salsa Fargo di cui ti parlo qui – l’isola si lascia esplorare con sorpresa costante: sterrati ampi, silenziosi, paesaggi lunari, storia antica e tracce di civiltà che si perdono nel tempo.
Era conosciuta come Herbania, (forse per l’abbondanza di vegetazione, anche se è difficile da credere osservando il paesaggio attuale, è più facile quindi credere che provenga dalla parola berbera “bani” che significa “muro”). Un muro effettivamente c’era e divideva l’isola in due regni, uno a est Maxorata e uno a ovest Jandia. La prima apparizione dell’isola di Fuerteventura in una mappa avvenne nell’anno 1339 d. C.. da parte del cartografo maiorchino Angelino Dulcet che individuò come “Forte Ventura”.
Il suo stesso nome resta avvolto nel mistero: Fuerte come forte, ok. Ventura come… vento? fortuna? avventura? Scegli tu. Ma una volta qui, in sella, il senso lo trovi pedalando.
Ma lanciamoci a scoprire quali sono le migliori strade gravel dell’isola. Te ne presento in tutto 10, 8 completamente sterrate e 2 maggiormente asfaltate.
Queste strade, scoperte durante l’ultimo sopralluogo fatto con Elia a fine 2024, sono state tutte incluse in Fuerteventura Wild Ride, un’esperienza di gruppo che organizzo insieme a Elia Sacchelli per portare un gruppo di 4-10 persone alla scoperta dell’isola, in bici e con qualche comfort. Se ti interessa, visita la pagina dedicata.
Ecco le 10 più belle strade gravel a Fuerteventura
N. 1: Scoiattoli gravel – Le migliori strade di Fuerteventura
Vivaci, rapidi e decisamente sfrontati: questi scoiattoli sono diventati vere star locali, immortalati da ogni turista di passaggio. Hanno ormai perso qualsiasi timore nei confronti delle persone, che per loro equivalgono più a distributori di cibo che a potenziali minacce. Si avvicinano senza esitazione, attratti dal richiamo irresistibile di uno snack offerto direttamente dalla mano. Ma mentre si godono questi banchetti improvvisati, devono restare all’erta: corvi e rapaci sorvegliano da lontano, pronti a piombare su di loro al minimo segnale di distrazione.
E a conoscere queste star voglio portarti con questo segmento gravel a Fuerteventura che da Corralejo ti conduce alla scoperta del loro habitat naturale, il sentiero sterrato del Calderon Hondo. Appena fuori da Corralejo imbocchi questa sterrata che con salite mai impegnative e piacevoli saliscendi ti conduce ai piedi di questo cratere maestoso, per terminare alle porte di Lajares, grazioso villaggio dalle vibes californiane. Ma non è il clima del villaggio che ci interessa, bensì la fauna che incontriamo lungo la strada. In un paio di punti puoi parcheggiare il tuo mezzo e stringere amicizia con questi graziosi animaletti, ma ricordati di non dar loro da mangiare!
Un’esperienza unica per chi vuole scoprire Fuerteventura in bici, fuori dalle rotte più note.

N. 2: Il famoso “mangia e bevi” gravel – Le migliori strade di Fuerteventura
Questa strada è sicuramente al primo posto nel mio cuore. Sconosciuta ai molti, che optano per un più scorrevole ma meno scenografico asfalto verso Betancuria e oltre, qui ci si perde completamente, entrando in una dimensione parallela, fatta di stupore, commozione e forza dell’Oceano che ti soffia in faccia.
Questa strada di circa 20 chilometri connette Aguas Verdes ad Ajuy, dividendosi principalmente in due segmenti. Il primo di pura goduria, dove il profilo della collina e delle montagne ti permettono di divertirti come un bimbo su e giù per lo sterrato mai devastato e devastante. Il secondo segmento, sfodera il rosario e inizia a sgranare, perché ti attende un po’ di fatica, sia in salita che in discesa. A volte ci si ferma per rifiatare, a volte si scende e si spinge sia in su che in giù, ma la fatica vale tutto. Stai conquistando il miglior ambiente di Fuerteventura in bici, fino a raggiungere le affascinanti formazioni rocciose di Ajuy, dove scorgi grotte marine formatesi milioni di anni fa.
Un itinerario perfetto per chi cerca un po’ di autenticità alle Canarie in bici, con un mix irresistibile di natura selvaggia e adrenalina.

N. 3: El Norte gravel road – Le migliori strade di Fuerteventura
Tra Corralejo e El Cotillo, le due capitali della vita giovane dell’isola, si estende una spettacolare strada sterrata che ti permette di pedalare a due passi dall’Oceano, con lo sguardo verso Nord e i surfisti che cercano l’onda perfetta mentre tu pedali su e giù, a ritmo giusto, alla scoperta di questo segmento incredibile dell’isola.
Se ci passi di sera, ci sono anche un paio di piccoli bivacchi dove puoi piantare la tenda in tranquillità e lasciarti cullare dalla musica del mare mentre guardi la stellata dalla tenda. L’arrivo è il Faro de Toston, che entrò in funzione alla fine del XIX secolo e la cui costruzione richiese circa sei anni. Poco lontano dal faro puoi concederti una pausa in una delle migliori spiagge dell’isola, Playa de los Charcos, caratterizzata da una sabbia bianca e fine.
Una delle rotte più suggestive per esplorare in bici a Fuerteventura, a stretto contatto con la costa.

N. 4: Verso l’estremo sud gravel – Le migliori strade di Fuerteventura
Da Nord a Sud, qui siamo alle porte di Morro Jable, centro urbanizzato e base della popolazione “alberghiera”, specialmente inglesi e tedeschi che hanno conquistato (o meglio colonizzato) quest’area dell’isola. Dimentichiamoci lo sfarzo e la grandeur dei mega palazzi e allontaniamocene, verso sud, prima su ciclabile e poi su strada. Da qui parte una delle più belle strade gravel a Fuerteventura. Pedalarla in un senso e poi nell’altro, tra l’altro, ti dà due prospettive completamente diverse dell’area, oltre a due dislivelli diversi, conducendoti attraverso le ultime propaggini dell’isola.
Preparati a lasciar passare un po’ di auto, sempre rispettose, ma qui il turismo (ti sfido a scorgere la scritta TURISMO = COLONIALISMO per la strada) raggiunge la tua meta con i mezzi a noleggio, mentre tu conquisti il tuo pranzo a Punta de Jandia con le tue gambe! E se vuoi veramente spingerti fino in fondo, raggiungi il Faro de Jandia da dove nelle giornate più limpide puoi scorgere Gran Canaria.
Se vuoi allungare questo tratto, scollina verso Cofete e concediti un bagno in una delle migliori spiagge dell’isola.
Una delle mete immancabili se ami Fuerteventura in bici e cerchi emozioni forti e panorami infiniti.

N. 5: Tra le dune e Sotavento gravel – Le migliori strade di Fuerteventura
Un altro luogo iconico di Fuerteventura da scoprire in bici è la Playa de Sotavento, patria dei surfisti. Sotavento in realtà non è una sola spiaggia, ma un tratto di costa che ne comprende cinque: La Barca, Risco del Paso, Mirador, Malnombre e Los Canarios. Qui le camminate sul bagnasciuga, accanto a un’acqua trasparente, si possono fare in ogni momento, senza attendere la bassa marea. Una lingua di sabbia, situata tra i 100 e i 300 metri dalla riva, forma una laguna lunga tre chilometri: il posto perfetto per muovere i primi passi nel windsurf o nel kitesurf, discipline molto praticate da queste parti. E basta allontanare un attimo lo sguardo per ritrovarsi spesso da soli, circondati solo da sabbia, oceano e silenzio. Un piccolo lusso a cielo aperto.
Oppure ci si può pedalare a fianco, come abbiamo fatto io ed Elia. Spettacolo unico. Occhio a scattare foto, è pieno di nudisti!

N. 6: Vulcani, cave, villaggi di pescatori gravel – Le migliori strade di Fuerteventura
Questa strada racchiude una serie di particolarità uniche. Si parte da Tuineje, per poi attraversare le cave del Malpais Grande e si arriva infine al villaggio di pescatori di Pozo Negro senza dimenticare il piccolo Poblado La Atalayita.
Una delle aree più straordinarie che ho scoperto durante l’ultimo sopralluogo è il Malpaís Grande, un’area protetta di oltre 23 km² situata tra i comuni di Antigua e Tuineje, nel cuore dell’isola. Questo paesaggio scuro e aspro, nato dal raffreddamento di antiche colate laviche, è definito “malpaís” proprio per il suo terreno accidentato e poco eroso.
Il campo lavico del Malpaís Grande si distingue per i suoi colori intensi – neri, ocra e gialli – ed è il risultato dell’attività di quattro antichi vulcani allineati da nord a sud: Caldera de La Laguna, Los Arrabales, Liria e La Calderilla, formatisi circa 100.000 anni fa. L’area confina con altri importanti siti naturali, come la Caldera de Gairía e i Cuchillos de Vigán, rendendola un punto centrale per esplorare l’anima vulcanica di Fuerteventura.
Dopo un piacevole anello sterrato, si scende tra particolari alberi e tra colate laviche nella valle di Pozo Negro, sul versante orientale di Fuerteventura, dove si trova uno dei siti archeologici più affascinanti dell’isola: il villaggio di La Atalayita. Risalente all’epoca dei Mahos, gli antichi abitanti dell’isola, conserva ancora oggi le tracce di un insediamento che ha più di sei secoli di storia.
Il Centro di interpretazione permette di camminare tra le strutture originali, un tempo rifugi notturni, ripari dal vento e nascondigli in caso di attacchi. Oltre 115 edifici si estendono su una superficie di 1200 m², offrendo uno spaccato autentico della vita quotidiana del passato.
Il percorso termina proprio nello splendido villaggio di Pozo Negro, dove i due ristoranti sfamano i viandanti e dove si respirano Oceano e pace.

N. 7: Anello gravel di Tindaya, la montagna sacra – Le migliori strade di Fuerteventura
Tindaya era considerata un luogo sacro dagli antichi abitanti di Fuerteventura, i Mahos. Sulla montagna e nei dintorni sono state trovate oltre 300 incisioni a forma di piede, tutte orientate verso il solstizio d’inverno. È la più alta concentrazione conosciuta di questo tipo di segni, presenti solo tra Fuerteventura, Lanzarote e il Nord Africa. Il loro significato resta ancora un mistero, ma alcune incisioni risultano allineate con il Teide e Gran Canaria nei momenti chiave dell’anno. Un luogo che continua a custodire segreti e domande aperte.
Nel 1987, solo la sommità della montagna fu dichiarata Monumento Naturale. Questo permise purtroppo lo sfruttamento delle pendici inferiori, trasformate in cava per l’estrazione di trachite a partire dal 1991 — un’attività che ha lasciato cicatrici visibili prima di essere interrotta.
Qui si sviluppa un anello pensato per farti scoprire l’area attorno a Tindaya e l’omonimo villaggio, ma soprattutto le sterrate che si sviluppano qui.
Partendo dal villaggio di Tindaya, dirigiti verso La Oliva ma non su comodo asfalto, bensì su interessante sterrato, passando a fianco della montagna sacra. Una volta nel villaggio, abbandonalo quasi subito scalando un piccolo monte: se ci passi al tramonto i colori saranno unici. Ti ritrovi in Val Grande (non quella di Elia), dove una salita costante ti conduce al Mirador de Vallebron, dove puoi godere di un tramonto unico e di una vista spettacolare sul vulcano.
Questo itinerario, perfetto per chi vuole esplorare in bici a Fuerteventura, unisce bellezza naturale e spiritualità. Rientri al villaggio in picchiata e attraversando la stradona.

N. 8: Strada gravel costiera di Puertito de Los Molinos – Le migliori strade di Fuerteventura
Non lontano dall’anello della montagna sacra (puoi connettere i due percorsi) corre questo spettacolare pistone che ti accompagna tra le rocce a picco sull’Oceano tra La Oliva e Puertito de Los Molinos, obiettivo di questo tracciato.
Dalle “altitudini” di La Oliva lavora di equilibrio e di freni, su una pista pazzesca che ti conduce praticamente lungomare. Procedi lungo il single track che segue il profilo della scogliera dove giganti si schiantano sulle rocce producendo un suono ipnotico e affascinante.
Fermati a respirare queste onde, magari concedendoti anche un bagno, alla Playa de Jarugo, prima di raggiungere il balcone panoramico a Puertito de Los Molinos, dove puoi anche concederti un (caro) pranzo meritato.
Questo tratto è un piccolo paradiso nascosto per chi ama scoprire le Canarie in bici, tra natura selvaggia e silenzio.

BONUS 1: Nel Parco delle Dune di Corralejo – Le migliori strade di Fuerteventura
Le dune di Corralejo sono uno dei paesaggi più iconici di Fuerteventura: un mare dorato di sabbia finissima che si estende per chilometri fino a incontrare l’oceano. Parte del Parco Naturale di Corralejo, nel nord dell’isola, coprono oltre 2.600 ettari e regalano un’atmosfera quasi irreale, tra spiagge turchesi e dune modellate dal vento.
Contrariamente a quanto si crede, la sabbia non arriva dal Sahara, ma deriva dalla lenta erosione di conchiglie marine. Morbida e chiara, non scotta nemmeno sotto il sole.
Per godersi appieno questo paesaggio unico, il percorso ideale è la FV-102, una strada panoramica che attraversa vallate e piccoli villaggi prima di congiungersi alla FV-104, che taglia in due le dune e conduce fino al mare.
Lungo il tragitto si incontrano spiagge diverse tra loro: da quelle amate dai surfisti come El Moro e El Burro (che ospita anche il Festival degli Aquiloni), fino a calette più tranquille come El Bajo Negro.
Un viaggio lento, perfetto per scoprire Fuerteventura in bici, fatto per osservare, respirare e fermarsi a camminare scalzi nella sabbia.
Metti in conto un po’ di traffico e purtroppo un obbrobrio costruttivista anni ’70 che è il Riu Hotel, maledettamente orrendo che svetta in mezzo a questo paradiso.

BONUS 2: Salita al Sicasumbre – Le migliori strade di Fuerteventura
Restiamo su asfalto ma spostiamoci in centro all’isola, nei pressi di Pajara, un grazioso villaggio dove far rifornimento prima di immergersi in questa scalata. Uscendo dal villaggio, sul GR131, lasciati cullare dal dolce saliscendi, perchè poi arriva lei, implacabile, la salita.
Si tratta di due segmenti, mai particolarmente provanti, ma per i quali serve prendersi il proprio tempo lasciandosi rapire dal panorama “marocchino” tutto attorno. Una salita che ogni amante delle Canarie in bici dovrebbe provare almeno una volta.
Una volta in cima, puoi deviare per il Mirador del Sicasumbre.
Il Mirador astronomico di Sicasumbre è uno dei migliori punti dell’isola per osservare il cielo notturno. Dotato di pannelli informativi, un orologio solare e indicazioni per localizzare le costellazioni, è attrezzato anche per chi vuole montare telescopi o fotocamere. A circa 300 metri di altitudine, permette di ammirare costellazioni come Vergine, Boote (con la stella Arturo) e Corvo, facilmente visibili nelle prime ore della notte, soprattutto in primavera.
Non dimenticare una giacca: di sera può fare freddo.
Qui in cima due statue di capre abbelliscono il luogo: le capre sono diventate una presenza costante e amata, tanto da rappresentare un vero e proprio simbolo di Fuerteventura.
La capra è molto più che un semplice animale da allevamento per gli abitanti dell’isola; è un elemento chiave della cultura e dell’economia locale.
Grazie alle condizioni climatiche e al terreno dell’isola, le capre di Fuerteventura producono un latte eccezionale, ricco di sapore e nutrienti. Questo latte è la base per uno dei prodotti più celebri dell’isola: il queso majorero. Un degno finale per una giornata in bici a Fuerteventura.

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