Lanzarote Gravel Crossing: da Nord a Sud dell’isola

Lanzarote Gravel Crossing: esplorazione gravel di Lanzarote da Nord a Sud

Dove

Lanzarote

+

Distanza

125 km

Partenza

Orzola

Dislivello

1700 m D+

Arrivo

Playa Blanca

Terreno

50% sterrato

50% asfaltato

Tempo di percorrenza

2-3 giorni

Sito web

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Rientriamo da La Graciosa ed esploriamo l’isola di Lanzarote in bici!

Esiste il gravel a Lanzarote?

Continua il racconto di quello strepitoso viaggio che fu Lanzarote Bikepacking dello scorso anno. Dopo un primo giorno di pedalate verso nord e una giornata dedicata all’esplorazione dell’isola de La Graciosa rientriamo sull’isola principale per scoprire il gravel a Lanzarote.

Con questo articolo voglio mostrarti che sì, esiste il gravel a Lanzarote, e da nord a sud ti conduco con me sulle migliori strade dell’isola, che ho anche raccolto in una Raccolta komoot e che ti presento in un articolo apposito.

Il mio viaggio in bici a Lanzarote e La Graciosa del 2022 ha ispirato il fantasmagorico Lanzarote Bikepacking Experience, un’esperienza di gruppo che organizzo insieme a Elia Sacchelli per portare un gruppo di 4-10 persone alla scoperta dell’isola, in bici e con qualche comfort in più di me e Alessio. Se ti interessa, visita la pagina dedicata.

Lanzarote Gravel Crossing | Sotto la Montana Bermeja

In partenza da Orzola: verso il Mirador del Rio

Situato a nord dell’isola sulla cima del promontorio di Famara, a 474 metri di altezza, il Mirador del Río è una delle creazioni architettoniche più rappresentative di César Manrique. Da questo belvedere ammiri una delle viste panoramiche più belle di Lanzarote: il Parco Naturale dell’Arcipelago Chinijo e il promontorio di Famara.

Mettiamoci il cuore in pace: lasciata Orzola sulla costa e percorso un primo sentiero (inizio del GR131), i primi 10 km di questo tour gravel che attraversa l’isola di Lanzarote sono in salita, principalmente su strada asfaltata. Dosa le energie e scala questa strada che man mano ti fa guadagnare viste spettacolari tra coltivazioni di aloe e tornanti affascinanti. Non c’è fretta, respira la salsedine, accogli il vento, guadagna metro dopo metro.

In cima alla salita ti attende il Mirador del Rio, con il suo balcone panoramico (a pagamento), oppure proseguendo sulla traccia costeggi un muretto da cui puoi ammirare l’incredibile e coloratissima baia della Graciosa.

Lanzarote Gravel Crossing | Mirador del Rio

Dal Mirador del Rio a Caleta de Famara: un’avventura nel viaggio

Dopo una meritata pausa e visita del Mirador del Rio, prosegue la nostra avventura gravel a Lanzarote. Con una spettacolare e panoramica discesa, raggiungiamo una breve ma intensa rampetta, per poi ridiscendere in quei di Maguez. Ricordo con piacere una sosta in paese insieme all’amico Alessio, per gustare del fantastico atun en adobo, tonno scottato davvero spaziale. Proseguendo, ci attende una seconda rampetta che ci conduce nel centro abitato di Haria, paesello che ospita la Casa-Museo Cesar Manrique, architetto e mente illuminata dell’isola, che seppe arginare con un abile piano regolatore ciò che la costruzione turistica stava rischiando di fare all’isola di Lanzarote.

La Casa-Museo César Manrique si trova nel bel mezzo di un privilegiato giardino di palme nella pittoresca cittadina di Haría, nella quale ancora oggi si conservano le forme di vita tradizionali dell’isola. Ad Haría, l’artista trovò la tranquillità e il contatto con la natura che tanto amava.

Dopo una pausa e visita al museo, tocca dedicarsi alla seconda grande salita (e forse più lunga e impegnativa di tutto il Lanzarote Gravel Crossing). Si tratta di circa 8 km, inizialmente su una panoramica sterrata e poi su dei più docili tornanti, che ti conducono al punto più alto dell’isola, a 613 metri di quota.

Da qui inizia una piacevolissima discesa con passaggio presso la chiesetta chiamata Ermita de las Nieves, e poi un’infinita sterrata, fino a sbucare tra le vie di Teguise. La città di Teguise è stata uno dei primi villaggi fondati nelle isole Canarie. Capitale di Lanzarote fino al 1847, conserva una serie notevole di edifici di grande valore storico e artistico. Importanti anche il Castello di Santa Barbara, ora diventato il museo della Pirateria; il Palazzo Spinola, che si trova in un palazzo signorile del XVIII secolo; la vecchia chiesa di Guadalupe, e il convento di San Francisco. Pedalando per Teguise puoi avere un’idea di com’era la vita a Lanzarote durante i primi tempi della presenza coloniale.

Dopo una birretta bevuta tra le vie di Teguise, il Lanzarote Gravel Crossing ti conduce su un’ultima sterrata di giornata, una discesa piuttosto impegnativa da percorrere possibilmente al tramonto, per godere dei colori che l’isola sa regalare, fino a giungere a Caleta de Famara.

Lanzarote Gravel Crossing | Questa è calima
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Da Famara a Yaiza, nel cuore dell’isola e del Parco del Timanfaya

Caleta de Famara è unica. Se riesci a trovare una casetta o un B&B in affitto, ti consiglio di passarci la sera e la notte.

Estesa per oltre cinque chilometri, la spiaggia di Famara, con la sua sabbia dorata, si trova all’interno del Parco Naturale dell’Arcipelago Chinijo, nella tranquilla località costiera di Caleta de Famara. La spettacolare scogliera che sovrasta questo angolo di costa offre un panorama imponente. Con la bassa marea, la spiaggia assume un aspetto quasi magico: l’acqua forma un velo sottile sulla sabbia, creando un riflesso perfetto del cielo e delle imponenti rocce. Quando la bassa marea coincide con il tramonto, lo scenario diventa un’opportunità unica per scattare foto suggestive delle Canarie.

Purtroppo bisogna abbandonare questo paradiso dei surfisti, e dopo un’abbonadante colazione, ci immettiamo su una delle 5 migliori strade gravel a Lanzarote, che ti conduce su Marte, sulla Luna, in un ambiente incontaminato dove solo il vento e l’infrangersi dell onde guidano la tua pedalata.
Ritroviamo la civiltà a La Santa, piccolo villaggio di pescatori che oggi ospita anche un mega centro sportivo per i ritiri dei ciclisti che durante l’inverno vogliono continuare gli allenamenti all’aperto.
Con un passaggio nella periferia di Tinajo e accanto al vulcano Tenezare, entriamo nel cuore gravel di Lanzarote, il Parco Timanfaya, prima su gravel battuto, poi su un tratto scassato di strada, che costringe anche a spingere in salita.

Vulcani e campi di lava vergine di questo Parco Nazionale di 5000 ettari situati lungo la costa occidentale dell’isola di Lanzarote sono uno dei più pittoreschi degli spettacoli visivi delle isole Canarie. Incontaminata dalla mano umana né la vegetazione né il clima hanno avuto il tempo di cambiare la bellezza di questa terra rossa e nera che fa parte di una Riserva della Biosfera dell’Unesco.
La lentezza con cui si attraversa il parco permette di apprezzarne la storia, gli strati di roccia, i vulcani, i colori, le piste, uno spettacolo unico.

Ci immettiamo nuovamente nella LZ-67 per atterrare a Yaiza, con una strada spettacolare e asfaltata, e in un batter d’occhio siamo nel piccolo viallaggio di Yaiza, dove possiamo procedere con Lanzarote Gravel Crossing.

Lanzarote Gravel Crossing | Il gruppo apprezza

Una giornata che sale sul podio delle giornate in bicicletta: non troppi km ma belli duri, molte piste di gravel introspettivo, leggeri saliscendi, e poi l’arrivo trionfale nel Parque Nacional del Timanfaya, a pedalare su asfalto liscio e scorrevole in un ambiente spaziale. Che bomba.

L’ultimo segmento di Lanzarote Gravel Crossing, da Yaiza a Playa Blanca

In quest’ultimo segmento del tour da nord a sud di Lanzarote possiamo prenderci del tempo, perché le fatiche sono quasi terminate. Il dislivello è già stato affrontato, le sterrate toste sono alle nostre spalle: possiamo godercela.

Lasciamo il borgo di Yaiza dopo una colazione degna di tale nome e ci dirigiamo verso il pittoresco villaggio di El Golfo, con il suo Lago Verde e il Charco de los Clicos.
In questo luogo, il cratere di un antico vulcano si è riempito d’acqua formando un lago, noto come Charco de los Clicos, ora protetto come Riserva Naturale. Il caratteristico colore verde, dovuto alla presenza di alghe sul fondo, crea un affascinante contrasto con la sabbia nera della vicina spiaggia di El Golfo, che dista solo un centinaio di metri dal lago, e con l’intenso azzurro del mare e del cielo circostante.

Il tour prosegue, passando per una strada che al momento presenta alcune frane ed è quindi stata interdetta al passaggio delle auto: un paradiso per pedalare in tranquillità di fianco all’oceano che si infrange sulle rocce. Ora raggiungiamo le saline di Lanzarote. Le saline di Janubio rappresentano il complesso più grande delle Canarie e offrono un panorama di grande valore storico e architettonico. Ancora oggi si produce il prezioso sale, un tempo risorsa fondamentale per l’economia dell’isola. Le saline si trovano in una laguna formata dalle colate laviche che crearono una barriera naturale sul mare. Questo luogo è stato dichiarato Sito di Interesse Scientifico grazie alla presenza di numerose specie di uccelli migratori che vi trovano rifugio.

Nell’ultima sezione del tour gravel a Lanzarote usciamo dalla strada asfaltata per dirigerci verso un hotel abbandonato, l’affascinante Atlante del Sol. La costruzione dell’Atlante del Sol si fermò negli anni ’70 e non riprese mai più. Rimasto incompiuto, l’edificio non ospita manufatti storici, ma il suo aspetto incompleto gli conferisce un’aura enigmatica e spoglia, facendolo risaltare tra i numerosi hotel abbandonati nel mondo. Da potenziale destinazione turistica, l’Atlante del Sol è diventato un luogo preferito per fotografi, esploratori urbani e artisti di strada, grazie alla sua atmosfera unica e intrigante.

Una volta completata la visita (prestando attenzione perché trattasi di un hotel abbandonato che potrebbe cadere a pezzi), la sterrata diventa poi ciclabile ed entriamo nel luogo più turistico di Lanzarote, Playa Blanca.

Playa Blanca è il luogo ideale per chi cerca spiagge adatte a ogni preferenza, fruibili in qualsiasi stagione. Nei dintorni si trovano strutture alberghiere di vario tipo e ristoranti perfetti per una pausa rigenerante. Passeggiare respirando la brezza marina, esplorare le boutique alla moda o gustare un caffè rivitalizzante rappresenta il completamento perfetto di una giornata trascorsa al mare in una delle numerose spiagge di Playa Blanca.

Lanzarote Gravel Crossing | Il gruppo in libertà

Le migliori spiagge di Playa Blanca

Non solo gravel a Lanzarote, ecco una selezione delle migliori spiagge di Playa Blanca. Questa zona offre alcuni dei litorali più affascinanti dell’isola, a partire dalle calette centrali come Playa Blanca, Playa Dorada e Playa Flamingo, fino alle magnifiche spiagge della riserva naturale di Los Ajaches, dove spicca la rinomata Playa Papagayo.

Playa Papagayo

Playa Papagayo si raggiunge facilmente da Playa Blanca, sia in bicicletta lungo una strada sterrata, sia a piedi attraverso un sentiero costiero. Questa spiaggia, dalla caratteristica forma a mezzaluna, è circondata da alte scogliere e pareti rocciose che scendono dolcemente verso l’oceano. La sabbia dorata e soffice si combina con acque calme e cristalline, che riflettono tonalità di verde e azzurro.

Playa Dorada

Playa Dorada è considerata una delle spiagge più belle della zona di Playa Blanca e tra le migliori di tutta Lanzarote. Qui, una piccola baia di sabbia bianca, importata appositamente, si incontra con acque limpide e cristalline, creando un ambiente perfetto per il relax.

Playa Flamingo

Playa Flamingo è un’altra spiaggia nel cuore del complesso residenziale di Playa Blanca, situata vicino agli hotel principali. Divisa tra una parte libera e una attrezzata, questa spiaggia è particolarmente adatta alle famiglie con bambini, grazie a una barriera di rocce che la protegge dalle onde e dal vento. Tuttavia, l’intervento artificiale ne riduce il fascino in confronto alle calette naturali della vicina riserva di Los Ajaches.

Playa Blanca

Infine, tra Playa Dorada e Playa Flamingo, si trova la piccola Playa Blanca, una striscia di sabbia bianca situata nel cuore del villaggio, incorniciata da ristoranti e negozietti caratteristici.

Le 5 più belle strade di Lanzarote | Ajaces dall'alto

Abbandonando le nebbie fitte della pianura padana, mai ci saremmo aspettati di trovarcele qui a Lanzarote, sotto un’altra forma e tipologia. La calima, vento di scirocco che soffia dal vicino Sahara, ha portato con sé una densa nube di sabbia contro cui i nostri mezzi e le nostre forze hanno dovuto lottare, in questa lenta traversata odierna, da Yaiza a Playa Blanca. Un piccolo momento di Islanda di sabbia che ci ha presi a pugni e condotti alla meta, molto lentamente.

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